Le Azzorre, arcipelago di origine vulcanica dal clima subtropicale marittimo, sono la cima delle montagne di un continente scomparso, Atlantide ? Possibile. Una volta posato il piede su una delle nove isole, oggi Regione autonoma portoghese, la sensazione di essere soli al mondo è totale. In mezzo all’Atlantico in balia della forze della natura, ma immersi, come a Sao Miguel o a Fajal, in un paesaggio color verde intenso con una vegetazione lussureggiante e tropicale assolutamente fantastica punteggiata da migliaia di ortensie viola, rosse, bianche e blu. E dal bianco e marrone di migliaia di mucche al pascolo che danno al tutto l’impressione di essere nell’Appenzello… Ma a dipendenza dell’isola il paesaggio vulcanico cambia. E come a Pico la terra e le rocce sono colo nero intenso interrotto dal verde delle viti coltivate a terra. E la vegetazione diventa molto più secca.

  1. Per ammirare dall’alto i meravigliosi laghi vulcanici di Sao Miguel, come Sete Cidades che la leggenda vorrebbe che fossero la porta d’entrata per Atlantide…, la Lagoa do Fogo e la Lagoa das Furnas dove l’attività vulcanica è molto presente con numerose fumarole che permettono di cucinare un tipico piatto locale sfruttando il calore della terra.
  2. Per fare lunghe e comode passeggiate in una natura sorprendente a Flores o Terceira, oppure per arrampicarsi sul Vulcano Pico, la cui cima è immersa in una nebbia che sembra perenne. O salire sulla Caldera di Fajal le cui falde sono ricoperte da enormi felci e da vasti prati dove pascolano greggi di mucche.
  3. Per scoprire il Capelinhos, ultimo nato dei vulcani dell’arcipelago. Emerso dalle acque fra il 1957 e il 1958, le sue esplosioni crearono un fungo di cenere che coprì poi gran parte dell’isola di Fajal e obbligò molti dei suo abitanti ad emigrare in Canada e negli Stati Uniti. Oggi il vulcano è calmo e lo si può avvicinare senza timori. Ma la sensazione di fine del mondo resta intatta.
  4. Per godere dell’intatta atmosfera coloniale e colorata di piccole città come Porto Pim e Horta, a Fajal, dove da secoli arrivano e partono ogni giorno numerosi navigatori a bordo di piccolo o grandi velieri prima o dopo essersi ritrovati al mitico Peter’s Café, o Vila Franca do Campo a Sao Miguel con le sue numerose chiese barocche. La capitale, Ponta Delgada, pur essendo trafficata e decisamente più moderna delle altre località, ha saputo conservare intatto il suo centro storico ricco di chiese, palazzi e musei degni di una visita.
  5. Per immergersi in una vasta piscina circolare di acqua molto calda e solforosa color terra a Furnas, e poi visitare una delle numerose coltivazioni di the o di ananas a Ribeira Grande. Oppure per partire alla scoperta di balene e tartarughe marine ma, lo consiglio vivamente, solo se il mare è calmo e non minaccia tempesta. Altrimenti l’avventura in mare potrebbe anche riservare delle sorprese…

Dove dormire: a Fajal Hotel do Canal, centrale, moderno e pulito ma privo di charme. A Sao Miguel il Caloura Resort, a sud della capitale a Agua de Pau. Solitario ma direttamente sul mare, offre una vista fantastica sull’azzurro dell’oceano e sul verde dell’entroterra. Camere molto confortevoli, con piscina e giardino tropicale.

Dove mangiare: a Horta, Restaurante Genuino, Taberna de Pim, Fabrica

Come arrivare: in aereo da Lisbona o da Porto fino a Ponta Delgada o Horta