10Quello che è fantastico oggi a Porto, principale città del nord del Portogallo, non è solo il restauro in atto di tutta la città vecchia, patrimonio dell’UNESCO, con conseguente valorizzazione sia di monumenti e chiese ricchi di azulejos sia di zone pedonali. Fantastica è soprattutto la vita sociale che si sta sviluppando grazie al continuo aprirsi di nuovi negozi, ristoranti, bar e locali notturni tutti rigorosamente a gestione locale. Quasi completamente assenti le grandi marche che rendono ormai tutte le città anonime e simili fra loro.

Porto fino ad una decina di anni fa non riusciva a nascondere una certa povertà e tristezza urbana. Poi grazie pure ai fondi dell’Unione europea la città ha iniziato il suo sviluppo. Chi la dirige ha fatto scelte ben precise e coraggiose ovvero la salvaguardia della memoria storica e lo sviluppo dei trasporti pubblici. Ecco duque un nuovo e moderno aeroporto e una efficiente rete di metro, tram e bus. La città vecchia ha cominciato a rinascere dal quartiere del porto sul Duoro per poi risvegliarsi sempre più su verso la stazione di Sao Bento. Aliados e Carmo.

Nuovi alberghi eleganti e ristoranti alla moda e di qualità sono spuntati come funghi e quelli già esistenti, spesso in puro stile Art Déco come i celebri Guarany, Majestic e Brasilera, hanno ritrovato nuova vita.

Chi viene a Porto non solo ritrova una vecchia Europa ormai sparita dove l’accoglienza e i servizi sono ancora offerti con umanità e una popolare e semplice eleganza, ma trova soprattutto una gioventù fiera del suo passato storico e che lo valorizza. Ecco dunque una miriadi di bar che servono cucina locale rivisitata oppure negozi che propongono prodotti ispirati agli azulejos, alle sardine, al miele, alle olive. ai simboli religiosi e alle decorazioni orafe settecentesche. E soprattutto troviamo ancora negozi di vestiti che vendono capi realizzati in loco a prezzi molto vantaggiosi. E tutti sembrano molto fieri di segnalare nelle loro vetrine il made in Portugal .

Ovviamente a Porto non ci devono essere gli stessi strozzini che praticano affitti assurdi come in Ticino e politici complici. Anche il Ticino conserva nonostante tutto un’architettura storica da valorizzare e soprattutto ha molti prodotti originali e tradizionali. Ma alle condizioni richieste solo Migros , Coop, Kiosk AG, Läderach, Vögele , Fust e pochi altri possono sopravvivere. Quindi perché stupirci e lamentarci che le nostre città perdono l’anima e che tutto si uniformizza e banalizza? A Porto la passata povertà diventa oggi un plusvalore perché ha saputo essere conservativa. In Ticino la passata facile ricchezza ha demolito memoria e identità e ora il tutto sembra troppo fragile per poter permettere di proporre altro.  Fm / 08.02.17

Dove dormire: Hôtel Flores Village / www.floresvillage.com / Ottimo, centrale, il lusso a poco prezzo.

Dove mangiare:  Café Guarany /www.cafeguarany.com  / Un tuffo nell’Europa degli anni 30. Tutto è rimasto come allora

Come arrivare: volo diretto Swiss da Lugano via Zurigo, ca 300.- frs a/r. Da Milano occorre cambiare a Lisbona. Con attesa, e prezzi simili.