La Cornovaglia è da sempre in bilico fra Storia e leggenda, fra miti e realtà. Una finis terra britannica che sembra essersi fermata per incanto, dove l’era dei consumi si avverte appena, celata in una natura in gran parte incontaminata. Castelli medievali, cattedrali gotiche, luoghi sacri e leggendari, siti archeologici, fantasmi e streghe: la West Country si lascia scoprire veramente solo da chi sa rispettare e capire la tradizione cavalleresca di quel Re Arturo conosciuto non solo per le sue riunioni attorno ad una tavola rotonda, ma anche per aver unificato l’Albione e guidato alla riscossa le genti celtiche contro gli invasori sassoni, prima di riposare per l’eternità nelle rovine del castello di Tantagel, nell’attesa di brandire nuovamente la mitica e magica Excalibur, simbolo del potere.

Un Re le cui gesta sono state volute da un principe, stregone e mago immortale dal nome del falco smeriglio. Un Re i cui cavalieri solevano, secondo la leggenda, riunirsi a Camelot, il castello dove Lancillotto e Ginevra concepirono il loro colpevole ma inevitabile amore. La grigia pioggia e le nebbie fanno da sfondo ai verdi paesaggi di questa terra magica che si stende sopra alte scogliere, dove l’Oceano Atlantico si infrange con tutta la sua forza creando quell’atmosfera mista di malinconia che comunemente definiamo romantica.

Patria d’abilissimi marinai, le cui vicende di mare hanno fornito spunto ad infinite leggende e saghe scritte in un’antica e misteriosa lingua, e le cui attività spesso al limite della legalità hanno permesso a pirati quali Sir Francis Drake di compiere ogni sorta di ruberie in nome di Elisabetta. Nell’antichità dal mare arrivarono su queste coste frastagliate pure i Fenici alla ricerca di zinco e i Romani alla ricerca di piombo: quest’ultimi rimasero per lunghi secoli non solo nella regione, ma anche più su, fino al vallo di Adriano. Fra l’altro permisero lo sviluppo nel nome della dea Minerva di bagni termali, ancora oggi in uso in quella settecentesca atmosfera signorile e rilassata di Bath tanto cara a Jane Austen.

Sempre dal mare emerge, imponente, la granitica isola del Monte Saint Michael, con fortezza e monastero. Si narra che questa copia dell’altrettanto celebre monte normanno, fu abitata dal gigante Cormorano. Sulla verde campagna di Salisbury, luogo di epiche battaglie, si elevano invece a Stonehenge imponenti, giganteschi e misteriosi menhir preistorici posti in circoli concentrici, teatro in passato di cerimonie druidiche in onore del dio sole, e oggi meta di turisti che cercano nel grano i segni di una vita extraterrestre. Turisti che trovano nella baia e nelle viuzze colorate di Saint Ives quell’Inghilterra rétro della Belle époque mai veramente scomparsa, che sa abilmente abbinare la vita dei pescatori all’eleganza vittoriana. Una cittadina immersa sempre in una luce surreale dovuta al continuo susseguirsi di cieli azzurri e limpidi e di improvvise piogge, immediatamente spazzate via dal vento che non smette mai di ululare. Un vero decoro da film dominato dal verde intenso dei prati e delle piante di Yucca punteggiate dal color rosa e blu delle ortensie.  C Fm / 01.03.17

Dove dormire: a Saint Ives una piccola, modesta ma romantica Guest House, il Grey Mullet, nel nucleo storico della cittadina. Chi preferisce il lusso d’antan può soggiornare al fantastico Garrack Hotel, sulle colline, un po’ distante dal centro e dal mare, https://www.thegarrack.co.uk/

Come arrivare: da Londra a Saint Ives in treno, con vari cambi sul percorso dovuti alle diverse compagnie ferroviarie che grazie (?) alla privatizzazione(!)  si sono spartiti le tratte. Viaggio non molto comodo ma molto suggestivo. L’auto permette maggiore flessibilità per chi desidera visitare le cittadine sulle coste.

Da visitare nei dintorni di Saint Ives: anche in treno si possono raggiungere comodamente la vicina località marittima di Pensance, oppure più lontano Bristol e Bath, ma pure Exeter e Salisbury, note per le loro spettacoli cattedrali gotiche.

Informazioni sull’Inghilterra qui (100 Things to do in England di Your RV Lifestyle)