Critiche severe da Astuti, l’associazione dei viaggiatori, sulla situazione dei collegamenti ferroviari tra il Mendrisiotto ed il resto della Svizzera: «C’è chi rinuncia al treno per i disagi»

Alla luce del nuovo orario 2018, la situazione dei collegamenti ferroviari tra il Mendrisiotto ed il resto del Ticino e della Svizzera è passata sotto la lente dell’ASTUTI (Associazione ticinese degli utenti del trasporto pubblico), sezione cantonale di Pro Bahn Svizzera. La stessa associazione ha anche vagliato (e criticato) la risposta che il Consiglio di Stato ha fornito il 13 dicembre scorso all’interrogazione di Luca Pagani del 19 ottobre (nella quale veniva puntato il dito contro il capolinea a Lugano, con conseguente necessità di cambiare convoglio per raggiungere il Mendrisiotto).

«Ancora pochi collegamenti» – Astuti manifesta la propria insoddisfazione per il collegamento diretto tra Chiasso e il Mendrisiotto verso la Svizzera interna, «oggi limitato a pochi treni il mattino in direzione nord e la stessa cosa la sera verso sud». «In passato – si legge in una nota odierna della suddetta associazione – le FFS avevano fatto notare che far proseguire i treni IC da Lugano fino a Chiasso avrebbe compromesso il rispetto della cadenza/frequenza oraria sulla linea Nord/Sud (Lugano-Zurigo e Lugano-Basilea). Oggi, dopo l’apertura della galleria di base del Gottardo, questo argomento sembra essere meno sostenibile».

«Esclusa una delle regioni più popolate del Ticino» – Astuti ritiene «solo in parte soddisfacente» la risposta secondo cui non tutti i convogli che terminano la loro corsa a Lugano e poi proseguono vuoti verso sud giungono fino a Chiasso visto che, in parte fermano a Melide e in altri casi ripartono direttamente da Lugano verso nord. «Ad essere esclusa da relazioni dirette è una delle regioni più densamente popolate ed economicamente importanti del Ticino dove le FFS intendono investire, alludiamo alla stazione di Chiasso, alcune centinaia di milioni nei prossimi decenni, stazione che finirà tuttavia, con la messa in esercizio dei nuovi treni Giruno, per perdere anche le fermate attualmente garantite dei treni internazionali Eurocity».

Il sospetto di Astuti è che uno dei motivi per non permettere ai viaggiatori di proseguire fino a Chiasso sia da collegare al fatto che non vi sarebbe il personale di accompagnamento a disposizione. «Ciò non depone sicuramente a favore dei principi che regolano il servizio pubblico. Si aggiunga che lo stesso Ufficio federale dei trasporti giudica poco razionale, per la mancanza di spazi di sosta adeguati, l’attuale capolinea di Lugano per i treni diretti da e per la Svizzera interna».

Troppi cambi – Anche con l’entrata in esercizio della nuova Mendrisio-Varese, fa notare Astuti, gli utenti sono costretti «nel 50 per cento dei casi» al cambio di treno a Mendrisio visto che la via diretta non è più regolarmente assicurata. «Come dire che chi, ad esempio, parte da Chiasso per recarsi a Zurigo, può trovarsi nella situazione di dover cambiare treno una prima volta a Mendrisio e una seconda a Lugano (la stessa cosa sulla via di ritorno). E ciò vale ancora e a maggior ragione per i pendolari che arrivano da Como o partono da Chiasso e Balerna».

La richiesta di soluzioni e di pressioni – L’associazione degli utenti dei trasporti pubblici si chiede quindi se esistano dei progetti per migliorare questa situazione. «Vi sono persone nel Mendrisiotto che rinunciano al treno quando si spostano nella Svizzera interna, a causa delle attese cui sono costrette a Lugano, attese alle quali oggi si somma il più delle volte l’ulteriore cambio di treno a Mendrisio».

ASTUTI auspica che i Municipi del Mendrisiotto facciano pressione in modo congiunto sull’autorità cantonale e sulle FFS affinché «simile stato di cose possa essere migliorato nell’interesse degli utenti del trasporto pubblico e dell’intera regione». Astuti / 24 gennaio 2018

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Giustissimo. Brava Astuti. Questo aspetto è stato segnalato anche ai media di recente ma nulla… Di fatto la nuova linea è una Como-Varese diretta via Mendrisio. Obbligando chi viene da o va a Chiasso da nord a cambiare spesso a Mendrisio. Ma se, come confermato pure dal dir Tilo Dennis Rossi, i treni arrivano più volte in ritardo dall’Italia l’utente del Mendrisiotto è ulteriormente penalizzato poiché perde le coincidenze a Mendrisio. Una soluzione scandalosa che lo scorso autunno è stata però accettata dal DT al posto di insistere per avere subito i treni da Lugano diretti per Varese. Abbiamo aspettato otto anni il ritardo di questa linea. Potevamo aspettare altri sei mesi e avere tutto a posto e tecnicamente verificato. Pollice verso dunque per FFS e DT e per quei politici PPD e Lega del Mendrisiotto sempre pronti a salire sulle barricate ma oggi silenti. Si era sempre detto che non si voleva una linea italiana che passasse dalla Svizzera ma per ora di fatto la S40 è così. La cosa va benissimo. Ma le corse e le coincidenze devono essere assicurate. Sennò nell’immaginario collettivo si installa l’impressione di essere stati nuovamente gabbati. Fm / 24 gennaio 2018