Esattamente 25 anni fa, il 26 dicembre 1991, l’Unione sovietica cessava di esistere! Fu anche  il risultato di una lunga serie di riforme portate avanti dal presidente Mickhaïl Gorbatchev a partire dal 1985.  Durante tutte questo periodo un vento di libertà soffio su tutto il blocco dell’Est. Ciò permise prima l’apertura delle frontiere cecoslovacche e ungheresi, poi la simbolica caduta del Muro di Berlino il 9 novembre 1989, frutto di una rivolta popolare est-tedesca che durava da mesi ee che seppe guadagnarsi la libertà senza spargimento di sangue. Caso più unico che raro..

Erano tempi in cui si parlava di ristrutturazioni, la Perestroïka, e di trasparenza, la cosiddetta Glasnost di Gorby. La speranza e le illusioni per i cambiamenti erano tante. Forse troppe. Ma nessuno immaginava cambiare sistema. Né che Leningrado ritornasse ad essere San Pietroburgo. Con la fine dell’URSS arrivò Boris Eltsine che prese il potere con un colpo di stato. Poi la Russia, affamata di capitalismo, sprofondò nel baratro delle enormi differenze di classe, spesso gestite da una mafia imperante. I suoi confini vacillarono e nel 1991 numerosi nuovi Stati nacquero in Asia centrale e nel Caucaso, dove da allora sono sempre latenti sia guerre di secessione sia di religione.

Il Patto di Varsavia cessò di esistere e gli stati dell’Est ritornarono a far parte dell’Europa centrale per poi aderire all’Unione europea, mentre dal 1991 al 1995 la Jugoslavia si smantellò nel sangue.  Per tutti era inimmaginabile che tutto potesse crollare come un castello di carta. Eppure successe. Le speranze per un mondo migliore erano ovunque palpabili, sia all’Ovest sia all’Est. Venticinque anni dopo l’atmosfera non è più la stessa. All’est l’entusiasmo ha lasciato spazio alla Ostalgie tedesca e alla nostalgia per il sistema comunista. Gorbatchev è oggi una delle persone meno amate in Russia la quale, grazie pure al suo violento e disumano intervento in Siria, è ormai diventata la vera grande potenza mondiale. E già si parla di nuova guerra fredda fra i due blocchi…

Francesco Mismirigo, 18 dicembre 2016