Per visitare San Francisco non ci voglio 5 motivi ! Ve ne sono migliaia di motivi. Come New York, San Francisco non è né l’America né gli Stati Uniti. Come la Grande Mela, anche San Francisco appartiene all’immaginario di noi tutti. Ancora prima di arrivarci già ci sembra di conoscerla a menadito grazie a film, telefilm, documentari, libri, articoli, musiche, fatti di cronaca, movimenti sociali e culturali, mentalità, personaggi pubblici e privati. C’è una San Francisco per ognuno di noi. Quindi sarebbe sciocco e inutile descrivere nuovamente questa città dai mille volti. Una città assolutamente unica nel suo genere non solo negli USA, ma certamente pure a livello mondiale. Anzi, sarebbe interessante conoscere l’immagine che si fa chi non ancora la conosce e verificare poi se ciò corrisponde.  Comunque, almeno 5 motivi per ritornare a Frisco ci sono, eccome.

1) Per andare su e giù dal Ferry Building, una copia della Giralda di Siviglia, lungo la Market Street o fino a Fisherman’s Wharf a bordo di un tram degli anni 40 e 50. Non i soliti cable cars tradizionali stracolmi di turisti. Ma di veri tram d’epoca che fanno servizio pubblico. Fra i quali spiccano pure alcuni tram arancioni. Sembrano essere quelli vecchi di Milano. Sono quelli di Milano ! Strano contrasto.

2) Per vedere arrivare la nebbia dall’oceano: densa, imponente e improvvisa in un attimo ricopre il Golden Gate Bridge e i quartieri vittoriani e art déco fino alle colline di Chinatown, Telegraph Hill, Nob Hill, Russian Hill. In un attimo si passa dall’estate all’autunno, le temperature scendono a picco. Mentre attorno a Union Square, cuore della città, è l’estate a farla da padrone e il caos dei turisti si incrocia con quello del traffico.

3) Per apprezzare il suo carattere decisamente iconoclasta, anticonformista e cosmopolita e per le sue mentalità aperte: raramente una città sa contenere al suo interno tutto il mondo con equilibrio e rispetto. Una città dove tutto sembra possibile ai giovani hipster intenti a diventare milionari o ai corpi atletici esposti al sole. Ma dove tutto è ormai impossibile per i numerosi barboni accampati fra le vie del centro o nei parchi. Per loro il sogno americano è finito. Come la corsa all’oro.

4) Per fare lo struscio a Castro, quartiere per eccellenza delle rivendicazioni sociali e delle libertà assieme al Golden Gate Park. Quartiere coloratissimo, non solo per le migliaia di bandiere arcobaleno, gaio e allegro, che si riflette molto bene nei libri “Cronache di San Francisco” di Armistead Maupin. Una via, Castro Street, che sembra il centro di un villaggio dove deambulano in frenetica e totale libertà Felicia e Priscilla, Tom of Finland, orsi e orsetti, truckers e people del village, perfetti anonimi sconosciuti e tutti i successori di Harvey Milk.

5) Per vivere in prima persona come nei film e nei romanzi: a North Beach sui passi di Jack Kerouac e della Beat Generation, sotto il Golden Gate assieme a James Steward dove Kim Novak tentò il suicidio in “Vertigo”, ai piedi della piramidale Transamerica aspettando il mega “Terremoto”, alla Lombard Street per sentirsi come i poliziotti di una delle tante serie TV o come l’ispettore Callaghan, a Taylor Street per condividere le angosce e i dubbi di Monk,  o  con Sister Act alla  St. Paul’s Catholic Church in Valley Street… e in molte altre film locations. Fm / 2 .07.2017

Come arrivare: in aereo con voli diretti quotidiani Swiss da Zurigo a bordo di un modernissimo Boeing 777. Quasi 11 ore di volo, e spazi non molto larghi in classe economica fra un sedile e l’altro nonostante quanto possano promettere pubblicità e agenzie di viaggio.

Dove dormire: da evitare assolutamente l’Handlery Union Square. Ottima la sua posizione centrale, anche se molto rumorosa, ma nella parte “Historic” le camere sono decisamente troppo vecchie e piccole, decoro ormai vetusto, bagni minuscoli e pulizia al limite. Non vale assolutamente il prezzo elevatissimo richiesto. Evitate la colazione ! Tutto si paga (2 croissants di gomma 10$…). Se si vuole restare in centro consigliamo altri alberghi sulla stessa via, Geary Street, molti in stile art déco e rinnovati di recente. Utilissimi i commenti degli utenti che si trovano su Booking. Da seguire.

Dove mangiare: scelta vastissima ! Oltre ai numerosi take away vegetariani il nostro preferito è stato “La Méditerranée” in Noe Street, all’angolo con Market Street, vicino a Castro. Ottima cucina mediterranea e mediorentale

Da visitare: The summer of love, magnifica esposizione sull’estate 1967 e il movimento Hippie. Fino al 20 agosto 2017.

Da non perdere (?): l’esterno del MOMA in Mission Street, ovvero il copia e incolla di Mario Botta in California: i palazzi Ransila e Fidinam di Lugano con sopra la Chiesa di Mogno e gli interni della Banca del Gottardo… Ma di fronte c’è l’eccellente Yerba Buena cultural centre con un magnifico parco urbano.

Informazioni qui

Filmato di A. Ghin (giugno 2017)