All’inizio del 900 l’arco alpino era ancora difficilmente accessibile in automobile: le strade erano strette, ripide e poco curate. Eppure la voglia di viaggiare e di scoprire nuovi mondi in automobile era crescente. Fra le innumerevoli strade che nacquero in quel periodo vi fu la Route des Alpes il cui obiettivo era quello di collegare il Lago Lemano al Mediterraneo, da Evian a Nizza e Mentone, attraverso le Alpi francesi.

Il progetto ambizioso fu voluto dal Touring Club de France. Una strada allo scopo di portare i turisti lungo i 600 km di quella che voleva essere la più bella strada di montagna del mondo, attraversando 5 Dipartimenti, 9 passi di cui cinque oltre i 2000 m. Effettivamente ancora oggi chi la percorre è stupito dai paesaggi variegati che trova in riva ai laghi, sugli altipiani con la lavanda, sulle cime innevate dei parchi nazionali e fino ai profumi della guarrigue e dei fiori mediterranei e alle palme della costa. Fin dalla sua apertura nel 1911 è stata subito percorsa da migliaia di automobilisti del cosiddetto bel mondo che frequentava le due celebri località di villeggiatura francesi, Evian e Nizza. Pure i bus della compagnia ferroviaria Paris-Lyon-Méditerranée la percorrono quotidianamente.

Il percorso fu subito affiancato da due varianti: la celebre Route Napoléon e la Route d’Hiver des Alpes via Grenoble. La Route ottenne grande visibilità durante i decenni che precedettero e seguirono la Seconda guerra mondiale grazie anche al fatto che ospitò spesso importanti tappe del Tour de France. L’itinerario fu realizzato con la costruzione di numerosi tronconi di strade che collegavano altre strade già esistenti alla fine dell’800.

Oltre un secolo dopo quella tratta ha conservato tutto il suo fascino: il viaggio può iniziare a Ginevra o già in Vallese, passando poi da Evian, salendo in seguito a Chamonix ai piedi del Monte Bianco, per poi scendere a Albertville e proseguire con vari sali e scendi verso Briançon, Barcelonnette e Nizza. La si può percorrere in un solo giorno ma sarebbe sciocco non fermarsi lungo il tragitto. Ovunque troviamo Chambres d’hôtes, Gîtes de France, auberges, B&B, Relais du silence o Relais et Châteaux dove passare la notte e gustare le specialità savoiarde e provenzali.

Oggi il percorso più gettonato passa dalla Route des Grands Alpes che segue a volte strade alternative a quelle del 1911, lungo 720 km e 17 colli. Informazioni qui.