La nuova applicazione delle FFS per gli smartphone è decisamente accattivante, piacevole e di facile consultazione. La stessa permette pure di acquistare biglietti. Ed è curiosando sull’app che ci siamo accorti che anche in Svizzera, come in Francia o Italia, ormai i prezzi variano notevolmente a dipendenza dell’orario scelto, del giorno del viaggio e del giorno in cui si effettua la prenotazione. Di fatto, i cosiddetti biglietti risparmio, che non permettono di modificare orario e itinerario, sono un bel casino.

Prendiamo ad esempio la tratta Lugano-Berna, solo andata con abbonamento metà prezzo in seconda classe. Il biglietto ordinario, che solo se acquistato allo sportello vale 10 giorni (attenzione!), via Zurigo costa 49.- frs, via Lucerna 43.50. Ma acquistando sul telefonino i prezzi per i biglietti risparmio possono variare da 24.- frs a 39.20. Non sempre sono disponibili ma quando lo sono sarebbe sciocco non prenderli.

Va sottolineato che il prezzo del biglietto può variare se acquistato un giorno o un altro. Ad esempio se si acquistasse il 21 novembre un biglietto per andare a Berna il 26 novembre col treno delle 7.10 lo stesso costerebbe 49.- frs; se lo si acquistasse invece il 24 novembre sempre per il 26 e alla stessa ora il tragitto costerebbe 41.40. Quello delle 10.10 del 26 novembre costerebbe 36.80 se acquistato il 21 novembre e 41.80 se acquistato il 24 novembre. E così via. Un bel casino e per finire non si sa più quale è il prezzo reale della tratta. Un modo subdolo per introdurre aumenti con discrezione?

Tutto questo serve ad incitare la gente ad utilizzare il treno al di fuori degli orari di punta. Ma sarebbe forse stato più semplice e più trasparente applicare semplicemente due tariffe distinte. Oppure abbassare il prezzo di tutti i biglietti. Infatti, se per la maggior parte dei treni per Berna le FFS possono permettersi di offrire, grazie alla app, biglietti a meno di 40.-. frs, perché mantenere il costo base a 49.-?

Francesco Mismirigo, 25 novembre 2016