Secondo la saga, correva l’anno 1048 allorché il nobile vikingo Harald Hardräke, fratellastro di Olav II, s’inoltrò con la sua nave di legno e coi suoi guerrieri lungo un profondo fiordo scandinavo. E, quando fra le nebbie s’accorse che il fiordo finiva, disse: “per Odino e per Thor!, qui mi devo fermare!” E fondò una comunità che prosperò grazie ai commerci e all’agricoltura e che divenne poi nei secoli città e capitale. Oslo.

Fino al 1348 la città si sviluppò e divenne pure una base strategica grazie alla costruzione nel 1299 della fortezza di Akershus. Poi giunsero tempi meno fortunati: durante il periodo della Peste nera si spopolò. L’epidemia ebbe pure conseguenze politiche per le terre norvegesi poiché passarono sotto la dominazione danese diventandone una provincia. Infine la città, o quello che ne restava, fu ridotta in cenere da un furioso incendio nel 1624. Fortunatamente Cristiano IV Re di Danimarca decise di ricostruire la città ex-novo, secondo uno spirito rinascimentale, e la chiamò Cristiania.

La città con questo nome passò poi agli svedesi nel 1805 finché nel 1905 divenne la capitale di questo regno anticonformista. Infine, nel 1925, dopo aver celebrato i 300 anni ufficiali, riprese l’antico nome vikingo che ancor oggi conosciamo. Questa capitale è una delle più grandi città del mondo: ma sui suoi 454 km quadrati vivono solo poco più di 700’000 anime. E’ molto verde: infatti le foreste entrano in città e d’inverno può capitare d’incontrare un qualche alce sperduto fra i tram color blu. Con queste premesse non c’è da stupirsi se qui per andare a sciare basta salire sulla linea numero 1 del metrò, e scendere a Holmenkollen, una stazione invernale che dispone del trampolino di salto più famoso al mondo.

Ma per chi ama restare in cento la città offre infinite opportunità per fare shopping in uno dei numerosi, luminosi, avanguardistici e animatissimi centri commerciali costruiti al posto dei vecchi moli come l’Aker Brygge, a pochi metri dal famoso e imponente Municipio tutto in mattoni rossi scuri. Il vecchio molo d’estate non smette di animarsi, come il sole non smette mai di brillare. Oppure per visitare celebri musei quali il Munch Museet e l’Ibsen Museet, o a Bygdöy il Kon-Tiki Museet, quello vicino contenente autentiche e antiche navi vichinghe o quello con la nave polare Fram, la nave più resistente al mondo, l’unica ad essere arrivata, grazie anche ad Amundsen, più a Nord e più a Sud.

Oslo è una delle città in più rapida crescita in Europa, e nuovi quartieri moderni spuntano in continuazione. La più grande città della Norvegia si sta rapidamente trasformando in un centro cosmopolita che abbonda di  musei, ristoranti e arte, come il nuovo Palazzo dell’Opera, pur mantenendo l’atmosfera rilassata di una città molto più piccola. Il centro è piccolo e facile da esplorare a piedi o in bicicletta, e un efficiente trasporto pubblico rende l’intera città accessibile senza l’uso della macchin. La città è capitale di uno Stato che, come la Svizzera, rifiuta l’integrazione europea, ed è famosa non solo per i suoi pedaggi per entrare in centro, ma soprattutto per i suoi accordi di pace per la Palestina. Una pia illusione. Fm / 12 settembre 2017

Come arrivare: voli diretti da Zurigo o da Milano. Oppure in treno attraverso Germania, Danimarca e Svezia. Un’avventura. Oslo è il punto di partenza ideale per partire in nave alla scoperta dei fiordi norvegesi fino a Trömsö e oltre.

Nota: vasta scelta di alberghi e ristoranti. Prezzi relativamente elevati rispetto alla media svizzera.

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