Visitare Sinaia e la sua reggia è come fare un tuffo a cavallo fra l’800 e  il 900, in quell’Europa della Belle époque che oggi molti rimpiangono e in cui, si narra, la nobiltà era onorata e rispettosa, la borghesia emergente e danarosa e il popolo misero e negletto. Insomma, in quel bel mondo in cui a tutti era permesso sognare: ai regnanti di dominare il mondo, ai borghesi di fare affari senza confini e al popolo di ribellarsi. Eppure Sinaia e il suo Castello di Peles fanno davvero sognare. Il tutto a ca 1.000 m di altezza nei Carpazi meridionali, a poche ore di strada dalla capitale Bucarest. Nel decoro mancano solo Ludwig di Baviera e la Principessa Sissi…

Sinaia è una delle più belle località montane della Romania, notevole anche per l’architettura pittoresca delle sue eleganti ville e dimore in stile tedesco. La città prende il nome dal Monastero di Sinaia intorno al quale fu costruita. Re Carlo I di Romania  ne fece la sua dimora estiva, e realizzò il Castello di Peles. La città è rimasta una popolare meta turistica per gli sport invernali e per le escursioni. Tra le attrazioni, oltre al Castelli di Peles e di Pelisor, quest’ultima residenza del re Ferdinando I di Romania e della regina Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha, ci sono il Monastero di Sinaia, il Casinò e la stazione ferroviaria. Sinaia è stata pure residenza estiva del compositore rumeno George Enescu, che soggiornava alla villa Luminis.

Il Castello di Peles è un edificio in stile neorinascimentale tedesco costruito come residenza reale tra il 1873 e il 1914. Re Carlo I di Romania (1839-1914), per il quale sembra esserci ancora un grande culto forse perché fu proprio sotto il suo regno che il Paese ottenne l’indipendenza dai turchi (1878), visitò il sito dove ora sorge il castello nel 1866 e si innamorò dei magnifici panorami. L’architetto tedesco Johannes Schultz vinse il progetto per una grande villa sontuosa nello stile alpino, in grado di unire diverse caratteristiche dei classici stili europei, per lo più seguendo l’eleganza italiana e l’estetica bavarese lungo le linee del Rinascimento. Nel castello nacque, nel 1893 Carlo II di Romania, dando un senso al castello quale “culla della dinastia”. Il Castello Reale è immerso un paesaggio fantastico, con giardini disposti a terrazze, il tutto circondato da fitte foreste. Impressionanti le ricchezze accumulate al suo interno: statue, quadri e mobili nuovi e antichi, armi, ogni sorta di curiosità della vita quotidiana d’inizio 900. Dominano i legni intagliati e tessuti raffinati. Il è dotato di 30 bagni, ascensori e di oltre 160 camere, molte decorate con temi esclusivi provenienti da tutte le culture del pianeta e con vetrate dipinte a mano, originali provenienti dalla Germania.

Dopo l’abdicazione forzata del re Michele I di Romania nel 1947, il regime comunista sequestrò tutti i beni reali, tra cui la tenuta di Peles. Il castello fu dapprima trasformato in attrazione turistica, poi in luogo di riposo e di svago per personalità culturali rumene. Nicolae Ceaușescu tra il 1975 ed il 1990 chiuse l’intera struttura. Il castello oggi riceve quasi mezzo milione di visitatori ogni anno.

Il Castello di Bran, vicino a Brasov, è invece molto più antico, risale alle seconda metà del 300, e marcava i confini fra Valacchia e Transilvania. Nella metà del 400 fu occupato dal principe valacco Vlad l’Impalatore, dello pure il Drago (o diavolo), figlio di Vlad Dracul. Negli anni 20 del 900 la rocca fu restaurata e divenne una confortevole residenza per la regina Maria di Romania, ma pure per re Ferdinando. E Dracula in tutto questo? Pubblicato nel 1897 dallo scrittore irlandese Bram Stocker, il romanzo “Dracula” racconta la storia immaginaria di un vampiro che vive in un castello nel cuore dei Carpazi. L’associazione fra il conte Dracula, vampiro immaginario, e il principe Vlad l’Impalatore detto Dracula (il figlio del drago in romeno) si spiega per il carattere sanguinoso del voivoda che usava impalare vivi i suoi nemici, in particolare i turchi. Le antiche fortezze della Transilvania hanno inoltre ispirato lo scrittore quale scenari ideali per sanguinosi spettri e terribili vampiri… Detto questo, il Castello di Bran si impone con la sua mole e le sue caratteristiche architetture, e dalla rocca domina non solo la Transilvania, ma pure tutte le nostre paure inconsce e irreali che spesso desideriamo essere reali. © Fm / 15 maggio 2018

Informazioni: http://www.romania-travel-guide.com/http://www.romaniaturismo.it/

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