Venerdì 27 ottobre 2016 la trasmissione “Patti Chiari” della televisione svizzera RSI La Uno ha trattato anche il problema del rimborso dei biglietti aerei acquistati presso compagni low cost come EsayJet qualora il volo fosse annullato ad esempio per motivi di sciopero, o fosse cambiato, in partenza da Malpensa.

Queste compagnie utilizzano spesso metodi molto discutibili per quanto riguarda l’affidabilità dei loro voli, l’informazione contraddittoria agli utenti, il contatto umano con la clientela e i servizi dopo vendita – metodi che non vanno accettati se ledono i diritti dei passeggeri e se sono contrai ai doveri delle compagnie, doveri riconosciuti a livello internazionale – e il consumatore deve poter far valere i suoi diritti. La trasmissione ha però omesso di evidenziare un aspetto molto importante: ovvero, come possiamo pretendere da un lato di voler pagare un volo low cost, diciamo pure sottopagarlo, pochissimi franchi o euro rispetto ai prezzi ufficiali praticati dalle compagnie di bandiera e poi pretendere di avere servizi di qualità come se avessimo acquistato un biglietto in first class? Anche se la First non tutela per forza dai problemi…

EasyJet e RyanAir offrono la possibilità di volare per pochi euro, ma pure di acquistare biglietti a prezzi “normali”, grazie ai quali in caso di problemi si possono ottenere con poche difficoltà il rimborso della somma spesa. Resta sempre il problema dovuto al fatto che quasi tutto il contatto fra il cliente e la compagnia avviene via internet, e che quindi manca il contatto umano per poter eventualmente richiedere ulteriori informazioni. Quindi privilegiamo le agenzie di viaggio e nel contempo salvaguardiamo posti di lavoro. Perché no?

Perciò, siamo un po’ coerenti: voliamo a prezzi stracciati e non lamentiamoci troppo. Il cliente in tale caso potrebbe anche immaginare quali sono le conseguenze delle sue scelte anche perché spesso le condizioni sono chiare al momento dell’acquisto online. Comunque vale la pena ogni tanto confrontare i costi dei voli da Lugano via Zurigo per certe destinazioni europee. Infatti spesso il prezzo più alto di una compagnia low cost (ovvero quello che ti permette di essere rimborsato o di cambiare data) corrisponde al prezzo ufficiale da Lugano con Swiss. Col vantaggio che non bisogna andare fino a Milano e aggiungere allo stress del tragitto (arriveremo a tempo? ci sarà traffico?) e al tempo impiegato pure la spesa per il bus (a/r da Lugano in media 50.- frs) o per il posteggio (in media 50€ alla settimana).

Occorre ricordare che i casi trattati da “Patti Chiari” riguardavano il mese di luglio, ovvero altissima stagione e uno scalo dove gli scioperi non mancano. Peccato infine che la RSI abbia deciso di avere in studio fra le “vittime” di EasyJet pure un suo ben noto collaboratore, Piernando Binaghi, e che quindi si potesse pensare che è stato grazie pure all’intervento dell’ente per cui lavora che, anche nel suo caso, tutto si risolvesse al meglio. Un velato conflitto di interesse è ipotizzabile?

Francesco Mismirigo, 1° novembre 2016