Dal 30 ottobre al 1° novembre 2016 si è nuovamente svolto a Lugano il cosiddetto “Salone internazionale svizzero delle vacanze”- “I Viaggiatori”. La promo dell’evento promette viaggi attorno al mondo “dalla Cina alla Thailandia, dall’Islanda alle Maldive, dalla Grecia alla Croazia, passando per Africa, Italia e Sud America”. E promette che si troveranno “le più belle località, le migliori strutture ricettive dei cinque continenti e tutte le tipologie del turismo”. Belle promesse, belle parole, andiamo dunque a vedere…

Facciamo astrazione dalla location che ospita il Salone, ovvero il Padiglione Conza della cui tristezza e fatiscenza abbiamo già riferito.  Entrando (a frs 10.- !) nel Salone ci si aspetta trovare, se non un’offerta e un’atmosfera di spaesamento e esotismo come quelle che propongono ad esempio la BIT di Milano, la Fitur di Madrid o la Fespo di Zurigo, almeno degli stand che ti permettano di conoscere alcuni Paesi. Ebbene no ! La promo del Salone parla di 26 Paesi rappresentati, ma di fatto ci sono soprattutto strutture alberghiere, ristoranti, agenzie di viaggio, centri wellness e religiosi, produttori alimentari di questi Paesi. Salvo alcuni stand come quelli dell’India o della Cina, la maggior parte si limita ad esporre foto a dir vero non sempre invitanti e a distribuire prospetti mirati alla struttura presente. Sembra di tornare agli anni 90…

Prendiamo gli espositori (vedasi la lista pubblicata dagli organizzatori): 25 sono europei, in gran parte dai Balcani, 9 dal resto del mondo, 10 svizzeri o ticinesi… e ben 138 (!!!) italiani. Quindi si tratta di un salone turistico che presenta le offerte di alcune regioni italiane, con alcuni Paesi ospiti. Un salone che promuove alberghi o strutture vitivinicole italiane, ma che di certo non ti fa sognare o viaggiare con la fantasia nel mondo. Tanto fumo, ma poco arrosto!

Quindi, ha senso utilizzare i termini “svizzero” e “internazionale” per un salone che presenta per quasi tre quarti solo offerte italiane? Stupisce infine che il salone abbia come media partner solo media italiani. Invece dei 14 partner 5 fanno direttamente riferimento alla ditta organizzatrice con sede a Ponte Tresa (CH), 4 sono legati all’USI, 3 sono svizzeri e 2 italiani.

Francesco Mismirigo, 1° novembre 2016