L’Islanda, ultima terra selvaggia d’Europa, sta soffocando. Infatti l’isola, che conta solo 350’000 abitanti, da alcuni anni è diventata una delle mete preferite del turismo internazionale. Oltre 1 milione nel 2016 ! la cifra più alta mai registrata nella sua storia. Cifre che impressionano se pensiamo alle decine di migliaia del 1960 e agli appena oltre 100 mila del 1990. Ma le strutture e le risorse sono le stesse da anni. E molti islandesi cominciano a lamentarsi anche per l’incoscienza di molti turisti, i quali sembrano voler cercare la natura selvaggia per meglio contaminarla.

L’improvvisa popolarità dell’Islanda ha effetti positivi per l’economia dell’isola, che nel 2008 era stata coinvolta in una grave crisi finanziaria. Oggi il turismo è diventato la principale fonte di guadagno del Paese, ma parallelamente ha generato molti problemi, come il fatto che le strutture turistiche non sono adeguate, e che le risorse investite nel settore sono ridotte. L’Islanda oggi va per la maggiore, come tutto il nord Europa, anche perché molte mete del Mediterraneo e del Medio Oriente sono diventate troppo a rischio.

L’aumento del numero di turisti in Islanda che viaggiano da soli, con tour organizzati o a bordo della navi di crociera, ha effetti impressionanti quali l’aumento del traffico di transito all’interno dell’isola, landa selvaggia e quasi disabitata, e dei mezzi necessari per evacuare le tonnellate di rifiuti che ora cominciano a farsi notare nelle torbiere, nelle vicinanze delle fonti di acqua calda e ai piedi dei ghiacciai. O per portare soccorso ai turisti amanti del trekking fai da te, spesso inesperti su terreni accidentati e incoscienti dei pericoli dovuti agli improvvisi cambiamenti del clima o dei vulcani. Gli islandesi attribuiscono la maggior parte di questi incidenti ai turisti, ma non è dato a sapere quanti di questi si sarebbero potuti evitare con infrastrutture turistiche migliori. In molti casi per evitare guai è sufficiente avere un po’ di buon senso. Oltre a questo si assiste pure a un deciso aumento dei prezzi, in un Pese comunque fra i più cari a mondo.

Un problema è pure il poco rispetto di alcuni turisti per il territorio. Non sono rare notizie di turisti che si accampano in modo selvaggio per evitare le costose strutture alberghiere, oppure che utilizzano la natura incontaminata come toilette o che vandalizzano siti pregiati. L’Islanda rischia dunque di uccidere la gallina dalle uova d’oro se non interviene al più presto con una politica volta non solo a meglio proteggere il paesaggio ma pure a limitare l’afflusso di turisti e a sviluppare un turismo più ecosostenibile. / Fm / 05.02.17

Link utili:

http://www.viaggiemiraggi.org/category/catalogo/mondo/europa/islanda

http://skemman.is/stream/get/1946/17327/40216/1/Turismo_in_Italia_ed_in_Islanda_Skemman_14.pdf

 

http://it.visiticeland.com/