Il progetto di tram nel Luganese sta facendo discutere e suscita molti entusiasmi. Finalmente anche a Lugano si realizza un’opera volta a privilegiare il trasporto pubblico per cercare di limitare le auto in circolazione nella città più trafficata della Svizzera. Viviamo in un Paese dove anche le opere di interesse pubblico sono discusse e si realizzano quando sono condivise. Le imposizioni non piacciono molto e irritano. La prima fase del progetto H (Ponte Tresa-Manno e Bioggio-Centro) sembra pronta al via. In linea di principio il progetto convince. Convincono meno alcuni aspetti del suo tracciato, anche se con tono perentorio Claudio Zali, Direttore del Dipartimento del Territorio (DT) ha affermato che lo stesso “non è messo in discussione” (Il Mattino della Domenica, 4.2.18). In novembre lo stesso ministro affermò però che “quello da noi proposto non è l’unico tracciato possibile. Ma è l’unico pronto, ed è l’unico pagato dalla Confederazione” (Corriere del Ticino, 16.11.17). Vale a dire che non è l’unico progetto possibile e tantomeno il migliore, ma è quello che faremo.

Siccome per quanto concerne certi finanziamenti secondo Berna il progetto non è ancora del tutto maturo (Corriere del Ticino, 17.1.18) è legittimo chiedersi se i contenuti del documento elaborato dall’associazione Rail Valley, intitolato «Analisi del progetto del DT» e «Proposte di ottimizzazione» sottoposto di recente al DT (2.2.18),  non debbano essere valutati. Anche perché una petizione con 2’551 firme a sostegno del tram fino a Taverne è stata consegnata a Claudio Zali il 5.2.18. In gran parte i contenuti del documento li ritroviamo pure nello studio di fattibilità del 2014 poco o per nulla ripreso per il progetto tram attuale.

Vediamo i punti più critici del progetto che meriterebbero ulteriori riflessioni: 1) Il percorso da Bioggio a Manno sulla strada cantonale già oggi intasata non convince e dei ricorsi sono in atto. Pure il PLR di Bioggio è scettico (7.2.18) dato che il tracciato bloccherebbe gli accessi alla zona industriale. Domanda 1: per quale concreto motivo non si può sfruttare il binario FFS industriale da Bioggio a Manno? – 2) La maggior parte di chi giunge in auto nel Luganese arriva dall’autostrada (da sud e da nord). Il P&R è previsto a Bioggio: per prendere il tram gli automobilisti dopo essere rimasti bloccati nella rotonda dovranno percorrere il tratto Manno-Bioggio, come ora. Domanda 2: non sarebbe più logico costruire i posteggi in zona Suglio (fermata tram)? Se no, per quale motivo concreto non si può fare? –  3) Il prolungo della linea tram da Manno a Taverne (vedi studio citato) permetterebbe a chi giunge in treno e lavora o studia fra Manno e Taverne di disporre di una stazione in alternativa a quella di Lugano, che diventerebbe l’unico punto di contatto fra FFS e tram. Domanda 3: non vi è pericolo di intasamento della stazione di Lugano, anche a causa dei limitati collegamenti con la fermata tram in centro, e delle vie di fuga ridotte? – 4) Con l’apertura della galleria di base del Ceneri nel 2020 i treni diretti da Locarno/Bellinzona transiteranno in galleria. Vi è da sperare che la linea storica venga mantenuta con treni Tilo che offrano lo stesso servizio odierno a chi abita e lavora da Manno a Rivera. In data 31.1.18 a Porza alcuni funzionari del DT hanno affermato che si realizzeranno due nuove fermate, una a Bironico e l’altra a Taverne. Eventualmente pagate interamente dal Cantone. La linea dunque è minacciata ma manterrebbe tutto il suo senso se vi fosse un punto di interscambio con il tram. Domanda 4: vi sono certezze che la linea storica del Ceneri, con o senza Confederazione, sarà mantenuta in funzione, promossa e integrata nel sistema Tilo? – 5) Togliere linee esistenti è cosa assurda (vedi tracciato FLP Bioggio-Sorengo): ma il tram fino a Taverne potrebbe essere prolungato fino a Rivera, assicurando in futuro una linea Tilo solo da Taverne verso Lugano/Chiasso, ammesso e non concesso che non ci sia utenza sufficiente fra Taverne e Rivera che desidera raggiungere Bellinzona col treno. Domanda 5: per quale concreto motivo non si può o vuole sfruttare il binario FFS industriale da Bioggio a Taverne?

La risposta di Claudio zali apparsa ne Il Corriere del Ticino del 15 febbraio 2018