L’Alsazia, terra francese appena fuori da Basilea, si adagia dolcemente dai Vosgi al Reno e ancora oggi funge da ponte fra due culture, quella francofono e quella germanofona, che ritroviamo in costante dialogo nella cultura, nella Storia e nella gastronomia locali. Non a caso il Parlamento europeo ha la sua sede a Strasburgo. In estate è una regione molto calda. Ma in autunno diventa una meta paradisiaca e rilassante grazie non solo ad un clima molto mite, ma soprattutto per la miriadi di colori che ci presenta, che vanno dal giallo ocra al rosso mattone intenso dei vigneti, delle foglie, dei fiori, dei campi e delle case. E’ una meta vicinissima, ma che offre uno spaesamento assicurato e un anticipo dei piaceri dell’inverno al caldo.

  1.  Per evitare la ressa e le masse colpite dalla sindrome dell’acquisto compulsivo ai mercatini natalizi di Moulhouse, Colmar, Riquewihr o Strasburgo dove molto spesso si trovano gli stessi oggetti riprodotti all’infinito, a volte made in China e a prezzi decisamente fuori di testa. Durante le settimane che precedono il Natale l’Alsazia si trasforma in un enorme luna park fatto di luci colorate al led, finti paesaggi innevati e infinite code dinnanzi ai ristoranti.
  2. Per percorrere la epicurea Route des Vins da Thann a sud a Marlenheim a nord, per immergersi in quanto di meglio offre la produzione vitivinicola e gastronomica alsaziana. Un’occasione pure per scoprire villaggi medievali assolutamente fiabeschi quali Keiserberg, Riquewihr, Barr, Obernai, con le loro case à colombages colorate di blu, rosso, viola, arancione, ocra, arricchite da fiori ad ogni finestra, e le chiese gotiche e romaniche. Piccoli mondi antichi rimasti quasi intatti nel tempo nonostante le guerre e le invasioni di turisti.
  3. Per visitare il cuore di Strasburgo, capitale europea, patrimonio mondiale dell’Unesco. Le sue viuzze, le sue case medievali con le pareti a graticci, le piccole botteghe i suoi canali che ricordano Venezia, la sua immensa cattedrale gotica del 1277. Ma anche per spingersi oltre il centro, col tram fino al modernissimo quartiere europeo e emozionarsi dinnanzi al Parlamento di un’utopia che forse non funziona come l’avevano pensata i padri fondatori, ma che ha permesso all’Europa di avere oltre 70 anni di pace continua. Un’ideale al quale non si può non aderire almeno moralmente. E poco oltre lo sguardo ci porta in Germania. Grande nemica della Francia per secoli e ora alleata. L’utopia a volte funziona.
  4. Per salire fino al possente Castello di Haut-Koenigsbourg sopra Sélestat, dal quale si gode uno dei piû bei panorami sui Vosgi e sul Baden-Würrtenberg oltre il Reno. Nel 1114 Federico II di Svevia ne iniziò la costruzione ben comprendendone l’importanza strategica. E sempre sulle alture, nascosto fra i boschi dei Vosgi, si trova Struthof, l’unico campo di concentramento nazista in Francia. a 50km a sud-ovest di Strasburgo. Il campo fu operativo dal 21 maggio 1941 fino al settembre 1944. In totale vennero internate circa 40.000 persone. Vi furono detenuti e uccisi soprattutto partigiani e politici. Era essenzialmente un campo di lavoro, ma vennero costruite anche una camera a gas e un forno crematorio. In totale si stima che siano state circa 25.000 le persone morte a Natzweiler-Struthof. Una terribile sensazione di morte aleggia ancora e sempre in quel luogo.
  5. Per farsi una overdose di choucroutes di ogni genere, di Baeckeoffe, una zuppa di patate, carote ed altre verdure, con carne, e una scorpacciata di Flammekueche o Tarte flambée, di Kouglof, specie di torta a ciambella di pasta lievitata cotta in una forma caratteristica. E’ una regione ricca di vigneti, coltivati fin dal tempo di Giulio Cesare . Si producono quasi esclusivamente vini bianchi. Gewurztraminer, Pinot grigio, Riesling sono i più rinomati, ma si produce anche Pinot bianco, Sylvaner, Muscat, e un po’ di Pinot noir. L’Alsazia è pure la prima regione produttrice di birra in Francia: tra i marchi più conosciuti vi sono Kronenbourg, Fischer, Meteor, ma anche alcune piccole birrerie tradizionali. Fm / 25 ottobre 2017

Come arrivare: se si desidera visitare unicamente le città l’ideale è il treno via Basilea fino a Strasburgo. Oppure in auto via Lucerna, Basilea.

Dove dormire: in faccia alla storica stazione di Colmar il Grand Hôtel Bristol. Ottima qualità prezzo. Oppure a Obernai il Le Parc, un 4 stelle spa Relais du Silence eccezionale. Un po’ di lusso in autunno, al calduccio davanti al camino, non può che far piacere.

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