Le ferie pagate festeggiano 80 anni nel 2016 ! Sono state infatti concesse per la prima volta in Francia dal Fronte Popolare nel 1936. Ma il congedo pagato è diventato il simbolo per eccellenza del 1936 solo in modo retrospettivo giacché non è stata una vittoria popolare, ma una concessione della sinistra elitaria a quella popolare. Infatti, le manifestazioni degli operai nel 1936 miravano principalmente ad ottenere aumenti di salario e la limitazione dell’orario di lavoro, non l’implementazione di ferie pagate. Poi dopo aver democratizzato le vacanze si è dovuto immaginare come concretizzare il tempo libero.

I congedi pagati non hanno però marcato la nascita del turismo il quale fu inventato già nel diciannovesimo secolo dagli inglesi e dalle classi agiate mitteleuropee che scoprivano le Alpi svizzere in estate e le rive del Mediterraneo in inverno. Poi con il boom economico del dopo guerra le ferie si sono spostate principalmente in estate e sono stati inventati Saint-Tropez, La Grande Motte, Rimini, Ostia, Viareggio, la Costa Smeralda, Ascona, la Costa Brava, Torremolinos.

In Svizzera invece le ferie pagate sono arrivate quasi trent’anno dopo la Francia. E il popolo resta sempre restio al loro aumento. Nel 2012 ha infatti rifiutato, al 67%, un’iniziativa popolare che proponeva di aumentare il periodo minimo di ferie pagate da quattro a sei settimane all’anno. La riluttanza dei datori di lavoro a modificare il modello sociale condivisa dal popolo che spesso pensa che le vacanze non permettono di lavorare in pace…

Fu solo nel 1964 che è stato inserito nel “Codice delle obbligazioni” svizzero il fatto di concedere ai lavoratori almeno due settimane di ferie pagate all’anno. Il diritto a quattro settimane sarà stabilito solo 20 anni più tardi. Comunque alcuni contratti collettivi e importanti datori di lavoro quali le amministrazioni pubbliche e la SSR offrono più settimane rispetto al minimo legale.

Francesco Mismirigo, 10 agosto 2016

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