Quando una volta si diceva “vado alle Bahamas” si pensava subito ad una fortunata persona … fortunata e a un insieme di isole tropicali caratterizzate da lusso, voluttà, dolce far niente… se non frequentare una delle numerosissime banche dopo aver oziato su un panfilo al largo, facendo finta di pescare un barracuda. Effettivamente le 700 isole dell’arcipelago sono classificate fra le più belle al mondo, di cui solo trenta sono abitate. La vicinanza agli Stati Uniti ha contribuito alla loro fama di meta turistica specialmente dopo l’imposizione dell’embargo commerciale con Cuba nel 1963.

Quando si arriva a Nassau, la capitale situata sull’isola di New Providence che, assieme alla vicina Paradise Island, concentra ogni genere di divertimenti, il lusso però non la fa subito da padrone: sulle colline piccole case di legno dai colori pastello rosa, verde, giallo e celeste tipicamente caraibici circondano un tutto sommato piccolo centro degli affari sonnecchiante contraddistinto da palazzi color rosa flamingo dall’architettura tipicamente coloniale. Infatti, le Bahamas oggi sono note anche come paradiso fiscale e sede di numerose società offshore, i cui stabili di Nassau sono dominati da onnipresenti e mastodontiche navi da crociera. Un lusso che contrasta con la povertà che troviamo sulle piccole isole, e pure alla periferia della capitale.

A bordo del piccolo bimotore a elica che arriva da Miami è possibile scorgere la vera meraviglia di queste isole: un mare color azzurro impossibile, immense spiagge di sabbia finissima protette da un groviglio di vegetazione tropicale dalla quale emergono, altissime, delle palme che talvolta si piegano sopra le onde come se volessero bere dal mare. Specialmente a Exuma il tempo sembra essersi fermato all’epoca dell’arrivo di Cristoforo Colombo su queste isole, però senza gli indigeni scomparsi da tempo, gli Arawak, una popolazione assai pacifica. Great e Little Exuma meritano di essere scoperte sia per le grotte, sia per gli animali che si possono osservare come squali, iguane, maiali nuotatori e enormi stelle di mare. Ma dall’alto è pure possibile vedere i (troppo) numerosi resort per turisti assetati di sole, i parchi acquatici e gli aquarium di Paradise Island. L’Atlantis Resort su Paradise Island è l’hotel più frequentato con oltre 6000 impiegati ! Da evitare…

La capitale Nassau permette interessanti scoperte: ad esempio la possibilità di assistere a messe domenicali senza fine dove la popolazione locale, maggiormente originaria d’Africa e di fede protestante, si scatena cantando e ballando, indossando vestiti degni di un matrimonio della Regina. Interessanti sono pure il Fort Fincastle, il Museo dei Pirati e le possibilità di escursioni con dei sottomarini alla scoperta di un mondo sempre meno incontaminato. La parte più trafficata di questa città di ca 250 mila abitanti è senz’altro costituita da Bay Street e Woodes Rogers Walk, le strade parallele alla baia, dove si trovano diversi tax free shop, hôtel e ristoranti. L’altro punto focale del centro cittadino è lo storico British Colonial Hotel alla fine di Bay Street. I punti storici interessanti sono la Government House, Vendue House, la Christ Church Cathedral, la Nassau Public Library e il mercato sul porto. Un giro in auto, in moto in bicicletta di tutta la costa di New Providence permette di scoprire angoli veramente paradisiaci dove poter sognare di essere ai tempi in cui i rifiuti di plastica non esistevano. Ma pure spiagge dove la plastica la fa ormai da padrone. Disgustoso.

Le Bahamas sono a ridosso del Tropico del Cancro e non ci sono quindi grandi sbalzi termici. Le temperature variano tra gli estremi di 18-20 °C di massima nei periodi invernali ai più frequenti 35-37 °C nei periodi estivi con notevole umidità nell’aria. Un paradiso. La temperatura delle acque è invece sempre attorno ai 26 °C anche grazie all’effetto della Corrente del Golfo. Le precipitazioni sono occasionalmente abbondanti, in particolare per il fatto che le isole si trovano spesso sulle rotte degli uragani.

Scoperte il 12 ottobre 1492 durante il primo viaggio di Cristoforo Colombo, divennero parte della corona spagnola, furono poi conquistate dagli inglesi nel XVII secolo e acquisirono l’indipendenza nel 1973. l Paese fa parte del Commonwealth. Prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo le isole si chiamavano Lucayas. Uno degli elementi che più attirò l’attenzione di Colombo durante il primo viaggio fu la scarsa profondità delle acque. Per questa ragione battezzò le Lucayas come Islas de la Bajamar (isole del mare basso in spagnolo). Nel corso del Seicento e del Settecento le Bahamas sono state uno dei covi della pirateria.© Fm / 20 giugno 2018

Dove dormire: lo storico British Colonial Nassau, direttamente sul mare. Manca solo Marilyn in “A qualcuno piace caldo”…

Come arrivare: in aereo da Miami oppure voli diretti dal Regno Unito

Informazioni qui

Un film con James Bond – Nassau nel passato