A due passi da Cuba e dal Venezuela eccoci nell’Unione Europea ! La Martinica non è solo un Dipartimento francese, ma pure un pezzo di Europa nel Mar dei Caraibi, assieme alla vicina Guadalupa. Si parla francese, si paga in euro e la cartellonistica è tipicamente transalpina. Ma di fatto le somiglianze finiscono qui. Per tutto il resto, vegetazione, popolazione, gastronomia e mentalità siamo alle Antille.

Da Grand’Rivière aux Salines e dal Carbet a Vauclin, è un susseguirsi di spiagge, mercati, villaggi di pescatori dalle case in legno coloratissime, disitillerie di rhum, foreste tropicali con palme e felci gigantesche, campi di canna da zucchero, tenute coloniali. Alla Martinica si possono passare intere giornate a far nulla, ad esempio riposando all’ombra delle palme sulle spiagge di Le Diamant o di Sant’Anne, sorseggiando freschissimi succhi di frutta oppure mangiando del pesce appena pescato e cotto sulla spiaggia dagli abitanti del posto. Oppure noleggiando un’automobile si parte alla scoperta dell’isola e del suo entroterra, senza dimenticare di visitare il museo della banana, la cui pianta di fatto è un’erba che cresce ogni anno, oppure sempre sulla costa est l’Habitation Clément, con il suo immenso parco tropicale, la distilleria e l’interno della casa coloniale perfettamente conservato nei minimi dettagli.

Una tappa imperdibile è quella di Saint-Pierre, l’antica capitale ai piedi della tristemente celebre Montagne Pelée, che nel 1902 esplose distruggendola. Ci furono quattro soli sopravvissuti. Un prigioniero di colore di nome Auguste Ciparis si salvò poiché incarcerato in una cella sotterranea, fu ritrovato tre giorni dopo dai soccorritori, fu curato e passò il resto della sua vita con il Circo Barnum, diventando noto come “Il prigioniero di Saint-Pierre“. Di quella catastrofe oggi restano solo le rovine di case e teatri, come in una sorta di Pompei tropicale, accanto alla nuova città ricostruita. Oggi ai piedi del vulcano si possono pure fare immersioni per visitare le numerose navi che affondarono al momento dell’arrivo della valanga incandescente.

A Fort-de-France, attuale capitale e principale città dell’isola, non si possono mancare il grande mercato di fiori, frutta e verdure e la sua Halle metallica, la cattedrale costruita da Eiffel, la Bibliothèque Schoelcher e la Grande place de la Savane, nella quale sembra di essere in un possibile film coloniale francese con Catherine Deneuve e  Yves Montand… La città è pure il luogo ideale per comperare spezie (vaniglia, cannella, zafferano, curry) e per provare l’eccellente cucina creola. E per sognare partenze in nave verso altri lidi… La Dominica, Sainte Lucie, Barbados. Fm / 20.02.17

Dove dormire: Domaine Diamant Caraibes a Le Diamant http://domaine-diamant-caraibes.com/ – a pochi passi dalla spiaggia.

Dove mangiare: Chez Geneviève a Fort-de-France, al primo piano del mercato. Ottimo e ideale per cogliere ogni dettaglio della variegata cucina locale

Come arrivare: in aereo senza scalo da Parigi con Air France. In nave dalle isole vicine