La notizia della possibile scomparsa dei distributori FFS dei biglietti ha suscitato parecchie reazioni e pone molti problemi, ragion per cui la trovo irresponsabile.Anche se è comprensibile che distributori vecchi e obsoleti vengano eliminati, è assurdo pensare di trasferire il pagamento dei biglietti solo sui cellulari, allorché è comprovato che oltre il 50% degli utenti utilizza ancora gli automatici e il 30% lo sportello con umano. Questo significherebbe

– obbligare tutti i cittadini ad avere non solo un semplice cellulare ma degli smartphone per potere avere le app FFS e quindi per poter viaggiare coi mezzi pubblici;
– turisti, non residenti e persone senza smartphone non potrebbero comperare i biglietti non trovando alternative, soprattutto in stazioni come quella di Lugano dove la biglietteria apre solo alle 7.00 del mattino e chiude alle 19.00
– in caso di obsolescenza programmata fulminante, di mancanza di energia nella batteria, di corrente o di un cavo per l’alimentazione, in caso di panne, rottura o furto del telefono come risolverebbero le FFS il problema? Già oggi molti controllori sono inflessibili !

In Svizzera ma non solo si sta puntando molto sul cellulare come unico mezzo per fare tutto, dal curarsi ai pagamenti. Ma allora a questo punto, siccome si punta a una società obbligata a dipendere dagli smartphone, che vengano offerti dei cellulari e degli abbonamenti a prezzi stracciati, e ben più bassi dei salassi attuali, che l’obsolescenza programmata direttamente dalle marche venga abolita e resa illegale.

Le compagnie telefoniche, FFS, altre compagnie di trasporto, la Posta, assicurazioni malattia e non solo, banche, negozi, ristoranti e alberghi, sembrano aver calcolato che la generazione che non usa o non ha mai usato i telefonini scomparirà entro il 2025/2030. In tutti questi anni ne hanno preparata una nuova completamente dipendente dal telefonino e disposta a pagare una fortuna pur di averne uno. E sanno dunque che le loro pazzesche proposte col tempo saranno accettate.
J’ACCUSE dunque tutti questi di voler imporre una dittatura tecnologica in modo irresponsabile, non fornendo alternative. Mi oppongo dunque a questo loro mondo e mi auguro che un giorno l’assenza di elettricità o di terre rare utili per realizzare certi prodotti tecnologici crei in Caos. O almeno un momento di riflessione.

Questa dunque non è solo una banale notizia domenicale, ma il riflesso di un certo mondo che sta cambiando solo per il mero interesse di pochi. E come già successe in passato, le masse vengono così controllate e dominate, incapaci di ribellarsi. Siamo a livello di Metropolis o 1984 ! Fm / 11 settembre 2018