E’ appena stato pubblicato “L’Atlas des frontières. Murs, conflits, migrations” a cura di Bruno Tertrais e Delphine Papin per le edizioni Les Arènes. Uno strumento utilissimo e necessario per capire con l’aiuto di cartine le realtà complesse del mondo contemporaneo.

In questi tempi di transizione e di grandi migrazioni si tende a non voler più ascoltare le voce dal mondo. Ma libri come questo ci aiutano non solo a capire ma a semplificare la realtà. Un libro che dimostra come, nonostante la globalizzazione e grandi spazi dove regna la libera circolazione delle merci e delle persone come nell’Unione europea, le frontiere sono più che mai fra noi, nel bene e nel male. Una cartina per capire il mondo? Semplice, necessaria e geniale strumento che permette un utile esercizio di riflessione e di analisi.

Indispensabili a nostro avviso sono pure il numero 79-80 (maggio-agosto 2016) della rivista “Questions internationales” che tratta del risveglio delle frontiere nel mondo, e “L’Atlante del Medio Oriente” a cura di Pierre Bland e Jean-Paul Chagnollaud per le edizioni Autrement che ci aiuta a capire come è stato possibile in soli 100 anni, a partire dagli accordi Sykes-Picot del 1916, passare da un mondo unito sotto il controllo ottomano alla distruzione totale della Siria e dell’Îrak passando dall’irrisolta questione palestinese e alle guerre in divenire per il controllo delle acque.

Francesco Mismirigo, 4 dicembre 2016