Durante il Medioevo la Storia delle terre oggi ticinesi fu storia economica, sociale, politica, culturale, artistica e religiosa di terre lombarde. E’ in questo periodo che si decise definitivamente l’italianità delle nostre terre. A quell’epoca il nostro fu tutt’altro che un territorio arretrato e isolato: era indissolubilmente legato ai centri urbani lombardi, era attraversato da un fitto tracciato di strade e di valichi utilizzati non solo dalle popolazioni alpine. Infatti il nostro destino era, ed è ancora, quello di essere al centro dell’Europa, attraversati da un traffico intenso che collega l’Italia coi Paesi nordici.

Era però un territorio privo di città, popolato da un gran numero di villaggi e castelli, costruiti ovunque in particolare lungo le vie di comunicazione. Fra questi troviamo il Castello di Serravalle, in Valle di Blenio, situato sull’allora principale via di transito, quella del Lucomagno. Dopo essere rimasto per secoli un cumulo di rovine, oggi si presenta in avanzato stato di restauro e vi si organizzano vari eventi culturali e storici. Eppure fra il 1170 e il 1402 l’insieme fortificato di Serravalle e il suo ruolo erano paragonabili ai castelli di Bellinzona e di Locarno. Fu costruito su un promontorio granitico e il fiume Brenno, allora selvaggio, lambiva la base rendendolo inespugnabile.

Nell’ottavo secolo nella Valle di Blenio giunsero i Franchi. Lo stesso Carlomagno, incoronato imperatore a Roma nell’anno 800, attraversò il Lucomagno. La valle gravitò così nell’orbita dell’Impero carolingio fino all’887, passò poi sotto l’Impero tedesco di Ottone 1°, e infine fu donata, assieme a Leventina e Riviera, al Capitolo del Duomo di Milano: ciò permise la formazione di estese signorie locali. Di fronte all’estendersi dei privilegi e delle libertà del Capitolo nella regione, gli imperatori Corrado 3° e Federico Barbarossa decisero di reagire e di contrastare il potere milanese: chiesero perciò al più importante proprietario fondiario della Valle, Alcherio da Torre, un vicario imperiale chiamato anche avogadro, di dimostrare fermezza. E Alcherio, per mostrare un segno di potenza alle popolazione sottomesse, fece costruire fra il 1162 e il 1170 il Castello di Serravalle.

Fin dalla sua nascita il castello si trovò al centro di importanti vicende storiche anche perché valligiani e milanesi non accettavano quel simbolo di prepotenza voluto dall’Impero. Ciò portò al Patto di Torre del 1182 con il quale Blenio e Leventina rivendicarono una maggiore autonomia nei confronti dell’Impero. In seguito il castello fu più volte assediato dalla popolazione e occupato da signorie locali, milanesi e bolognesi. Fu sempre visto come simbolo della tirannia e venne definitivamente distrutto nel 1402. © Fm / 21 giugno 2018

Come arrivare: in treno fino a Biasca, poi con le Autolinee Bleniesi fino a Malvaglia o Semione. Poi a piedi.

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