Pochi la conoscono: per molti non è altro che uno dei capolinea della linea A del RER parigino. E’ a un tiro di schioppo dalla capitale francese eppure Saint Germain-en-Laye non è Parigi. O meglio, in parte ricorda come era Parigi fino agli anni 50 del secolo scorso. Oggi è una banlieue bon chic bon genre con un’alta qualità di vita, residenza per benestanti huppés che fuggono una metropoli diventata per molti forse troppo caotica, troppo trasandata, troppo anonima, troppo multiculturale. A Saint Germain si respirano già l’aria dell’Atlantico e i sapori della Normandia. Saint Germain non è più Parigi anche perché è separata dalla metropoli dall’immenso parco del castello e da una gigantesca foresta intatta dove è un piacere perdersi nell’attesa di incontrare cerbiatti e cinghiali.

Il castello di Saint-Germain-en-Laye fu una delle residenze principali dei Re di Francia fino a Luigi XIV, che qui nacque. L’edificio attuale, di stile rinascimentale, venne ricostruito sotto Francesco I e restaurato sotto Napoleone III. Conserva al suo interno una Cappella Santa del XIII secolo in stile gotico, uno splendido cortile interno e un torrione del XIV. Oggi ospita il Museo nazionale di archeologia dove è conservata anche la celebre Venere di Brassempouy.

Davanti al castello si trova un magnifico parco con un giardino all’inglese che si presta al passeggio. La terrazza del parco, opera di Le Nôtre, lunga 2400 metri e larga 30, offre un’incredibile vista sulla Senna, sul quartiere della Défense e su Parigi da Montmartre alla Tour Eiffel. Non lontano dal parco si può visitare la vasta Piazza del mercato e il centro storico medievale in gran parte pedonale su cui si affacciano antiche dimore e palazzi signorili del periodo fra il XVII e il XVIII secolo. Per quanto riguarda la cultura, sono numerosi i musei proposti fra cui il Museo Claude Debussy dedicato al celebre compositore francese nato a Saint-Germain-en-Laye.

Saint Germain-en-Laye è pure un ottimo punto di partenza per partire in bus alla scoperta di Versailles poco lontana, o di piccole località sulla Senna come Triel-sur-Seine e Conflans-Sainte-Honorine. E passeggiare poi lungo gli argini selvaggi del fiume scoprendo una Francia profonda, con le chiatte che servono da abitazione e da luoghi di ristoro, le ottocentesche dimore in stile normando dove vissero ad esempio Guy de Maupassant o la Belle Otero, oppure i mitici giardini di Monet a Giverny. Fm /14.05. 2017

Come arrivare: in treno TGV da Zurigo o Basilea fino alla Gare de Lyon. Poi RER A direzione Saint Germain fino al capolinea. Per gli spostamenti in loco a piedi nella foresta, oppure auto a noleggio. Pessimi i collegamenti con la rete ferroviaria nazionale verso la Normandia. Occorre sempre far capo alla Gare de Saint Lazare.

Da vedere: fino al 1° ottobre 2017 al Castello di Saint Germain la mostra “Austrasie. Le Royaume Méronvingien oublié”. E’ la prima esposizione del genere dedicata al Regno dei Franchi dell’Est, fra il 511 e il 717 d. C., che stando a cavallo del Reno anticipava già l’importanza strategica, politica, culturale e economica, e i drammi a venire, fra lo spazio francese e quello tedesco. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17, salvo il martedì.

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