Il Ticino è anche un Cantone scomparso: pubblico alcune mie soggettive sensazioni sul territorio di oggi pervase di sentimenti e ricordi di ieri… del Mendrisiotto.

Il Monte San Giorgio si erge come una verde piramide dal Lago di Lugano, dove le Alpi incontrano i paesaggi mediterranei. Dalla vetta, a 1’097 m, la vista spazia fino agli Appennini, e da Lugano a Milano. Il Monte, con falde scoscese verso il lago e dolci declivi verso la luce del Sud, domina la regione come un baluardo che protegge gelosamente i suoi segreti. Infatti, sotto le selve castanili, sotto le rarità della sua flora erbacea, cela caratteristiche geologiche e paleontologiche uniche al mondo per quanto riguarda quantità e conservazione ottimale dei reperti e dei fossili: ciò gli ha permesso di entrare a far parte del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Con la fantasia si risale il tempo fino al Triassico medio, circa 230 milioni di anni fa, quando il Mendrisiotto era in gran parte sommerso dalla Tetide, il Mediterraneo d’allora. In una vasta laguna tropicale vivono insetti, invertebrati, piante equatoriali, grossi pesci, rettili marini e terrestri. E in questo “Triassic Park” europeo ecco apparire enormi sauri: un Ticinosuchus ferox, un Ceseriosaurus calcagnii e un Tanystropheus longobardicus. Mentre nella laguna dei Mixosauri inseguono seppie e piccoli pesci. La quiete e la bellezza ne fecero poi un luogo di preghiera e di contemplazione. Alla fine dell’800, il Monte fu al centro di una intensa attività mineraria, di estrazione di pietre ornamentali ed edili e di ricerche paleontologiche e geologiche. Nei musei dei fossili di Meride, Besano e Induno Olona si trovano i ritrovamenti più significativi fra cui resti di rettili lunghi diversi metri. Oggi la Montagna è una preziosa oasi verde raggiungibile a piedi grazie a comodi sentieri che attraversano rocce stratificate in livelli di dolomia intercalata con scisti di pochi centimetri, dove scienziati leggono la preistoria o quella più recente negli scavi archeologici di Tremona. E’ pure una regione che potrebbe conservare con fierezza il passato contadino, la lavorazione della pietra e del “marmo”, le tradizioni e le testimonianze religiose, culturali e gastronomiche: formaggini di capra e di mucca, pesce in carpione e vini. C Fm / 22 dicembre 2018