Ecco un libro che ti aiuta ad affrancarti dai bisogni e a relativizzare tutto e tutti. Il bagaglio a mano richiede l’indispensabile e dunque, chiede di scegliere. E’ un bagaglio che impone di selezionare un vestito multiuso, un accessorio funzionale, un colore non invadente. Il bagaglio del grande viaggiatore diventa la metafora di un modello di esistenza che vede primeggiare l’essenziale e abbandonare il superfluo, che sollecita l’affrancamento dai bisogni, che non teme la privazione del “senza”. E’ impagabile la libertà che si prova portando seco solo la leggerezza di sapersi slegato dalle dipendenze.
Viaggiare leggeri. Essere leggeri. Vivere leggeri. Gabriele Romagnoli centra uno dei temi decisivi della società contemporanea e della sopravvivenza globale e racconta una rinascita, un risveglio. Senza arroganza. In ogni istante finiscono amori e grandi amicizie, si sgretolano patrimoni e carriere, vengono cancellate esistenze e occupazioni irrinunciabili e contemporaneamente si accendono altre passioni, crescono nuove fortune, sbocciano nuove vite e nuovi amori. E si va avanti.

Gabriele Romagnoli (Bologna, 1960) è giornalista e scrittore, direttore di RaiSport. Collabora a “la Repubblica”. Fra le sue opere: Navi in bottiglia (Mondadori, 1993), Louisiana blues (Feltrinelli, 2001), L’artista (Feltrinelli, 2004), Non ci sono santi (Mondadori, 2006), Un tuffo nella luce (Mondadori, 2010), Domanda di grazia (Mondadori, 2014), Solo bagaglio a mano (Feltrinelli, 2015) e Coraggio! (Feltrinelli, 2016).

Solo bagaglio a mano, Feltrinelli, 2015

(FGF)

31 agosto 2016 /Fm