Lo scorso giovedì 15 febbraio il Corriere del Ticino ha pubblicato un’ulteriore posizione di Claudio Zali, Direttore del Dipartimento del territorio, in merito al progetto di tram-treno del Luganese, sollecitato pure da ricorsi, da proposte per tracciati alternativi e da cinque domande poste dal sottoscritto.

Nel suo scritto Claudio Zali annuncia la realizzazione di un Park&Ride a Manno: ottima scelta che evita agli automobilisti di restare incolonnati fino a quello previsto a Bioggio. Ma a quando risale la scelta? E’ forse dovuta ad una presa di coscienza che il progetto attuale un po’ perfettibile lo sia? Infatti, se ci basiamo sul documento di presentazione del tram inviato a tutti fuochi lo scorso autunno, il P&R a Manno non c’è. E non figura neppure nella documentazione presentata in conferenza stampa a Bellinzona il 15 settembre 2017.

Per quanto riguarda la fermata sotterranea a Sant’Anna (Centro) i rendering mostrano una lunga galleria con doppie scale mobili e scale normali ma nessun ascensore, assolutamente necessario per poter assicurare la mobilità alle persone in carrozzella, come lo vuole la legge. Sicuramente è previsto ma sarebbe utile avere rassicurazioni in merito.

Secondo Claudio Zali “La linea esistente tra Lugano e Bellinzona sarà ovviamente mantenuta anche dopo l’apertura della galleria di base del Ceneri”. Lo sarà pure senza l’eventuale sostegno della Confederazione? In tal caso allora perché non mantenere pure il tratto FLP Bioggio-Sorengo senza le sovvenzioni federali?

Il ministro afferma poi che “il tracciato non passa sul binario industriale esistente (che ha uno scartamento diverso) perché le stazioni verrebbero ad ubicarsi in luoghi non attrattivi per rapporto alle destinazioni degli utenti”. Sappiamo che l’idea di aggiungere un terzo binario è fattibile (come è il caso fra Coira e Landquart e in altri parti della rete ferroviaria europea) e permette di avere due scartamenti diversi. Inoltre l’attuale binario industriale dista dagli 80 ai 200 metri (dati cartina OF Lugano) dalla strada cantonale dove passerebbe il tram fino a Suglio. E proprio nel bel mezzo delle aziende. Da Manno a Taverne il binario è affettivamente locato più vicino al Vedeggio, a ca 380 ma dalla strada cantonale. Ma da lì comunque non è previsto che passi…

Infine, la “pletora di specialisti in tracciati ferroviari”, ma pure di semplici cittadini e utenti del trasporto pubblico che desiderano che sia realizzato un progetto il più conforme possibile alle loro esigenze di mobilità, sembra essersi mossa in ritardo, giacché è almeno dal 2011 che il progetto è conosciuto. Ma forse il messaggio non è passato come avrebbe dovuto presso popolazione e diretti interessati. A comprova le recenti opposizioni di FFS e Ustra solitamente attente a reagire nel rispetto dei tempi. Fm / 21 febbraio 2018