Il 6 ottobre 2014 il Corriere del Ticino pubblicava un articolo firmato da Carlo Silini dal titolo “L’ombra della Jihad online sul Ticino” in cui si poteva leggere “da noi c’è chi sta pubblicando messaggi che incoraggiano a combattere contro il regime siriano e maledicono la coalizione scesa in campo per cercare di fermare l’avanzata del cosiddetto Stato Islamico. Se non è un invito a partire in battaglia, poco ci manca. Il tutto da un’apparentemente innocua pagina Facebook. Stiamo parlando della pagina «Comunità siriana in Canton Ticino» aperta nel 2011. Ignoriamo chi la gestisca, ma il suo scopo è chiarissimo. La pagina si autodefinisce «la rivolta siriana contro il regime di Assad in Canton Ticino» (…) Insomma, una pagina ticinese di militante opposizione al regime di Assad.

Due anni dopo la pagina Facebook in questione è sempre online, è sempre schierata contro quello che in Occidente in generale è considerato come un dittatore, Bashar al-Assad, e condanna sempre in modo violento gli alleati di Assad, in particolare la Russia, e in generale chi sta cercando di frenare l’avanzata dell’Isis. Ci sono pagine e pagine in cui si vedono gli orrori della guerra in Siria, ma mai un accenno agli orrori compiuti dall’Isis nella regione. E poi, in un stile che ricorda un poco pure la rivista di propaganda dell’Isis “Dabiq”, troviamo pubblicate centinaia di foto raccapriccianti di bambini affamati, feriti, morti. Una scelta ben precisa per suscitare emozioni forti e condanna unilaterale.

Percorrendo le centinaia di post della pagina ticinese si ha la netta impressione che non rappresenti per nulla la Comunità siriana in Ticino, composta da cittadini sia di fede musulmana sia di fede cristiana, ma un non ben definito gruppo autodefinitosi “Associazione senza scopo di lucro con sede a 6904 Lugano” il quale si oppone fermamente ad un Dittatore, ma non spende una parola contro l’Isis, ciò che non può non suscitare qualche dubbio sul suo reale obiettivo. Una pagina molto simile a livello di immagini e di contenuti la troviamo pure in Italia (“Comunità siriana in Italia). Fatto curioso: invece le pagine francese della  Communauté Syrienne de France in Facebook sono dichiaratamente pro Assad, ma fanno poco o per nulla riferimento agli attentati dell’Isis. La tedesca Syrische Gemeinde in Deutschland, redatta quasi tutta in arabo, sembra invece occuparsi in particolar modo della vita quotidiana dei siriani in Germania e meno della guerra.

Francesco Mismirigo, 4 agosto 2016

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