Con uno scandaloso cinismo, il Ministero del turismo siriano, controllato dal presidente Assad, ha recentemente realizzato (settembre 2016) due video promozionali per l’anno 2016 (vedasi sotto). Nel primo vediamo Aleppo dall’alto: grandi alberghi, strade trafficate, palazzi, moschee, chiese, parchi… Ma chi conosce la città sa benissimo che Aleppo non era certamente celebre per la sua periferia ovest controllata oggi dal regime, ma soprattutto per il centro storico, con la sua cittadella, per i suoi souk e le case storiche interamente distrutti, per le bellissime e antiche moschee. E tutto questo si trova a Est della città, nella zona controllata dai ribelli e che il regime e la Russia stanno bombardando intensamente da settimane distruggendo anche la polvere e massacrando chi ancora resiste.

Il secondo filmato mostra le spiagge di Tortosa e la dolce vita in riva al Mediterraneo. Guarda caso è proprio a Tortosa che ha sede una delle più grandi basi navali russe.

E’ scandaloso, aberrante e inumano da parte di chi lo ha distrutto anche solo osare pensare di promuovere turisticamente un Paese allo sfascio dove milioni di persone soffrono ogni minuto.

Queste immagini ci turbano anche perché ci pongono davanti al dilemma della verità dell’informazione: è verità solo l’immane distruzione e sofferenza che vediamo ogni giorno in tv e sui social e che pensiamo tocchi tutto il Paese, oppure esiste veramente un’altra Siria che continua a vivere come se nulla fosse? Drammatico e impossibile dare una risposta.

Francesco Mismirigo, 6 ottobre 2016

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